Cantori Gregoriani

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"BENEDETTO E GREGORIO"
Con il canto gregoriano alle radici della cultura europea

Il centenario della morte di S. Gregorio Magno (604-2004) offre un significativo spunto di riflessione sul decisivo apporto che tale insigne personalità ha saputo fornire non solo all'istituzione ecclesiale, ma all'intera cultura occidentale. In lui la spiritualità medievale ha riconosciuto un assoluto punto di riferimento: lo stesso canto della liturgia, seppure non composto da lui, riceve autorevolezza per il fatto stesso di essere definito "gregoriano". E proprio il canto gregoriano richiama in modo forte la figura di S. Benedetto, che nella prima metà del VI secolo diede inizio alla straordinaria esperienza monastica, ambito nel quale il gregoriano ha preso forma ed è stato custodito quale inestimabile tesoro della Chiesa e simbolo di unità dell'intera Europa cristiana. Non a caso Gregorio si preoccupa di scrivere una "Vita di S. Benedetto", non per tracciarne un profilo storico, ma per additarlo con insistenza quale "uomo di Dio", scoprendone un umanesimo che si prospetta essenzialmente come "ricostruzione totale dell'uomo" e che tale è stato nei frutti che ha raccolto in tutta Europa. Il programma qui proposto alterna brani propri del repertorio gregoriano - riferiti a questi due giganti della tradizione spirituale e culturale d'Occidente - a frammenti recitati tolti dall'opera letteraria di Gregorio "Vita di S.Benedetto".